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"IL CARDINALE LAMBERTINI"
 
 

   

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Guido Ferrarini
IL CARDINALE LAMBERTINI
commedia storica in 4 atti di Alfredo Testoni
regia di Luciano Leonesi
scene di Coca
costumi di Renata Fiorentini
luci di Poppy Marcolin

con Guido Ferrarini, Aldo Sassi, Davide Emiliani, Massimo Macchiavelli, Giorgio Giusti,
Alessandro Fornari, Tiziano Tommesani, Marco Marconi, Lorenzo Spiri,
Pietro Bignami, Andrea Zacheo, Andrea Fiorentini,Antonio Coviello, Eros Pascale, Grazia Ghetti,
Andasavia Saponaro, Alessandra Cortesi, Stefania Franzoni, Federica Tabori, Alida Piersanti

 

Il Cardinale Lambertini. Commedia storica in quattro atti. L'azione della commedia si svolge a Bologna tra il settembre 1739 ed il febbraio 1740. Il Cardinale Prospero Lambertini, arcivescovo di Bologna, governa la diocesi della sua città natale con autorità, mitigata però da quella bonomia tipicamente petroniana, condita di arguzia e buonumore, che ne caratterizzano la figura. Intorno a lui si muove un universo di personaggi di contorno: rappresentanti del clero, della nobiltà e del popolo, tutti sapientemente tratteggiati da Testoni, le cui storie si intrecciano attraverso una serie di situazioni spesso esilaranti e a volte commoventi, ma sempre e comunque cariche di umanità. Nell'ambito di questo vastissimo affresco, si intrecciano le vicende del nipote Egano che tradisce la giovane moglie Margherita con la bella e scostumata consorte del rincitrullito conte Orsi (ma l'armonia tra i due, grazie al Cardinale, tornerà presto) e di Carlo, figlio del servitore Costanzo, che si è innamorato di Maria Pietramelara, figlia del gonfaloniere. Alla relazione tra i due giovani si oppone soprattutto la matrigna Isabella Pietramelara, in apparenza per ragioni di casta, ma in realtà per gelosia. Al matrimonio con un rampollo della famiglia Davia, caldeggiato da Isabella, Maria preferisce il convento. Ma Carlo, che non si è rassegnato, la rapisce e la conduce in arcivescovado. L'esterrefatto Cardinale, commosso dalla forza di quell'amore, rispedisce la fanciulla in convento e il giovane nel suo intangibile feudo di Poggio Renatico dove sarà al sicuro. Lo scanzonato e anticonformista conte Francesco Davia, che ha assistito alla fuga notturna, accetta di accollarsi la responsabilità del rapimento (cavandosela con un mese di esilio), cosicché i due giovani (lei considerata morta dai genitori e diseredata) possono sposarsi segretamente. Tutto questo avviene tra feste, balli, ricevimenti e battibecchi che offrono il pretesto per una accurata e suggestiva ricostruzione dell'epoca. Il finale dell'opera preannuncia poi a chiare lettere, al momento della partenza per Roma, l'elezione di Lambertini al soglio pontificio col nome di Benedetto XIV.

Teatro: la stagione rodigina aperta da “Il Cardinal Lambertini”
Trionfo d’applausi per Ferrarini ed il bolognese “Teatroaperto”
Dal nostro inviato
ROVIGO - Il non facile compito della serata inau­gurale ha visto in azione una affiatatissima e notissi­ma compagnia bolognese: “Teatroaperto”, che ha recitato alla grande “Il Cardinal Lambertini” di Alfredo Testoni. Un testo scritto su misura per Ermete Novelli (e messo in scena più tardi da Ermete Zacconi, anno 1905), che dalla prima all’ul­tima battuta vive sulla bravura del protagonista, costretto a stare in scena per quasi tre ore. Insomma un vero “tour de force”, che illumina la figura del Cardinale divenuto Papa nel 1740, e nello stesso tempo offre un quadro abbastanza fedele della città e della sua vocazione godereccia, pieno di sapida comicità che induce a riflettere sull’uomo ed i suoi egoismi. Insomma un bell’affresco, che pretende un interprete coi fiocchi. Guido Ferrarini, vecchia conoscenza del teatro bolognese, è stato per l’ap­punto questo, e la sua sapienza espressiva ha fatto muovere con misura e vivacità pure i suoi compagni di fatica. Per scrupolo di cronisti, è doveroso aggiungere una noterella sulle reazioni del pubblico; un trionfo di battimani e di chiamate. G.A. Cibotto.

 

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