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12 aprile 2016 ore 21,00
13 aprile 2016 ore 21,00
14 aprile 2016 ore 21,00
15 aprile 2016 ore 21,00
16 aprile 2016 ore 21,00
17 aprile 2016 ore 16,00
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Intero € 22,00
Ridotto € 19,00
(Circoli, Soci Coop, ecc.)
Ridotto € 17,00
(Under 30, over 65)
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"TRAPPOLA PER TOPI"
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INCLUSO NELL'ABBONAMENTO SALVATEATRO
TURNO A VENERDì 15 APRILE - TURNO B SABATO 16 APRILE - TURNO C DOMENICA 17 APRILE
Aldo Sassi - Umberto Fiorelli - Valeria Nasci
TRAPPOLA PER TOPI
di Agatha Christie
regia di Guido Ferrarini
scene di Fabio Sottili
costumi di Renata Fiorentini
luci di Poppy Marcolin
organizzazione di Tiziano Tommesani
Interpreti e Personaggi
ALDO SASSI : SERGENTE TROTTER
FEDERICA TABORI : MOLLIE RALSTON
UMBERTO FIORELLI : GILES RALSTON
ALESSANDRO FORNARI : CHRISTOPHER WREN
MARIA GRAZIA GHETTI : SIGNORA BOYLE
GUIDO FERRARINI : MAGGIORE METCALF
VALERIA NASCI : SIGNORINA CASEWELL
LORENZO SPIRI : SIGNOR PARRAVICINI
“Trappola per topi” debuttò il 10 ottobre 1952 al teatro Ambassador di Londra per la regia di Peter Sanders. E da allora non ha mai cessato di essere rappresentata, consumando intere generazioni di attori... e di spettatori.
La vicenda si svolge in una vecchia casa di campagna trasformata in pensione che, isolata da una straordinaria nevicata, si trasforma nella trappola del titolo. Mentre la radio diffonde la notizia di un omicidio avvenuto a Londra arriva alla pensione, gestita maldestramente da due giovani sposini, un eterogeneo drappello di ospiti. Un’acida signora di mezza età, uno squinternato studente, un maggiore in pensione, una giovane inquieta e, immancabile, un ospite inatteso e misterioso. Ultimo ad entrare nella metaforica trappola è un ispettore della polizia sulle tracce dell’assassino londinese. Un gruppo di villeggianti in un interno gotico-borghese, un “salotto buono” inopportunamente insanguinato, specchio di un mondo dove apparenza e realtà non coincidono. Il risultato è il riemergere di antiche ossessioni, paure e timori, che hanno le loro radici negli agghiaccianti e tragici ricordi di un’infanzia dolorosa. E’ qui che la Christie conduce magistralmente il suo gran gioco del delitto, divagando tra filastrocche infantili, moventi remoti e identità fasulle, aprendo il “plot” persino a spiragli ulteriori, da cui trapelano le inquietudini giovanili e le sopraffazioni esercitate sugli infanti da adulti che, “con cieca onnipotenza possono fare ciò che vogliono”. Temi sociali, pedagogici, filosofici resi, per cosi dire, funzionali all’articolazione del rebus poliziesco.
Come sempre nei lavori della Christie la soluzione giungerà inaspettata e sorprendente, sconvolgendo le previsioni di tutti.