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Co-produzione Teatroaperto/Teatro Dehon e La casa dei risvegli - Gli amici di Luca
AMLETO I dardi dell'avversa fortunaDrammaturgia e regia Alessandra Cortesi
Coordinamento pedagogico: Antonella Vigilante
Con:
Amleto: Nino Benni, Claudio Bocchi, Claudio Calabrò, Francesco Cannova, Federico Giannini, fabrizio Maccaferri, Andrea Parini
Ofelia: Silvia Bortolotti, Martina Celi, Maria Cristofori, Laura Habili, Olli Rasini, Mara Vapori, Katia Zanotti
Il Coro: Augusto Acquabona, Luca Andretti, Federico Benuzzi, Luca Comastri, Matteo Orsoni, Alberto Pullini
Orazio: Daniele Pandolfi
Lo spirito di Re Amleto: Enrico Ferrucci
Gertrude: Antonella Vigilante, Franca Draghetti, Rita Bocchi, Maddalena Benni, Barbara Zambelli
La Pazzia: Amalita Danza
Il Presentatore: Fulvio De Nigris
e con GUIDO FERRARINI nel ruolo del Capocomico
Oggetti di scena: "Attività riabilitative insieme" e AmaAnto
Luci: Vittorio Perelli
Maschere: Luca Comastri
Video: ArteFragile
Teatro Dehon 051.342934
Via Libia, 59 Bologna -
Amleto, un testo che abbraccia il tutto, tra le sue parole si possono trovare amore, tragedia, commedia, lotta, morte e non morte. L’essere umano scandagliato in ogni sua sfaccettatura.
Ecco perché si rende necessario compiere delle scelte per ridurlo e avvicinarlo ad un gruppo che è abituato ad esprimersi giocando, in situazioni performative poco verbali e molto libere.
Il nostro percorso è partito dalla sfida naturale data dalle parole di Shakespeare e da una costruzione più rigida e vincolante del solito; come sempre abbiamo accettato la sfida.
Di quest’opera cosa ha risuonato nel gruppo?
Un padre apparentemente morto, ma che, se pur distante, può ancora parlare ad un figlio rimasto orfano a causa di un tradimento.
E se il tradimento fosse l’offesa della malattia, che pur conservando la forma dell’uomo conosciuto, ne cambia la sostanza?
Quella morte-non-morte che spesso viene immaginata per le persone durante coma e che sembra rimanerne un po’ attaccata anche al risveglio.
Cos’altro?
La difficoltà e il carico di genitori e compagni che subiscono la stessa offesa, e attendono, lottano, credono in chi era e continua ad essere, anche se in modo differente, il loro caro.
E poi c’è il monologo dei monologhi, quella fotografia dell’istante della crisi ...
Essere pronti è tutto...
In una scena in cui la parola scritta è frammentata, sette Amleti , sette Ofelie, sette angeli custodi, cinque Gertrudi e una Pazzia declinata in varie sfumature, si mettono a disposizione dello svolgimento della trama, concedendosi solo le parole autentiche del bardo.
Viste le peculiarità del gruppo, ho scelto di rinforzare i segni, di ripeterli, di moltiplicarli, di renderli attraverso diversi canali sensoriali.
Non so, non sappiamo a priori, quale proposta potrebbe fissarsi in una memoria instabile, ne’ quale passaggio del testo possa confortare un cuore solo.
Usiamo la pluralità di segni, di voci, di corpi, forti del fatto che siamo una comunità anomala e vogliamo integrarci.
Per questi motivi, il linguaggio teatrale che più ci rispecchia è la coralità, in risposta ad un’individualità che ci rende più fragili e più diversi di quanto siamo realmente.AMLETO è una nuova produzione del Teatro Dehon in collaborazione con "La casa dei risvegli".
Ha debuttato al Teatro Arena del Sole il 6 ottobre 2018
La drammaturgia e la regia sono di Alessandra Cortesi, il coordinamento pedagogico di Antonella Vigilante.
Nel ruolo del "Presentatore" Fulvio De Nigris e la partecipazione straordinaria di Guido Ferrarini nel ruolo del Capocomico.
Per informazioni: 051 342934 oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.