
Pur partendo dal testo originario e dall’inarrivabile Gian Maria Volontè, in questa nuova versione Giordano non parlerà solo di Teologia, di Eresia e di un Vaticano devastato da secoli di lotte di potere sanguinoso, ma anche di libertà sessuale e pedofilia, il morbo appestante che infetta la Chiesa contemporanea.
I quadri si succederanno con lo stesso schema di una Suite musicale, declinata su partiture musicali Rock, Pop, Classica e colonne sonore di film.
In scena, accanto a Giordano, due imprevedibili porporati che si trasformeranno in mostruose e corrotte divinità del male.
In scena anche Martina Valentini Marinaz e Asia Galeotti.
In scena anche Martina Valentini Marinaz e Asia Galeotti.