
Finalmente ecco una magnifica notizia: il Teatro Dehon riparte con la novità assoluta FLOWER POWER!
Questi mesi sono stati duri per tutti, ma non ci siamo fatti sopraffare dalle difficoltà. Abbiamo lavorato sodo e siamo pronti per mettere in scena la nuova produzione della Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon:
FLOWER POWER di Piero Ferrarini.
In scena i favolosi anni '60 con una divertente storia a base di psichedelia dall'umorismo graffiante di Piero Ferrarini, che si riconferma anche questa volta come il commediografo italiano più acido che ci sia.
Il debutto sarà sabato 3 ottobre, in replica domenica 4 ottobre e dall'8 all'11 ottobre - feriali ore 21.00 e domeniche ore 16.00.
Per tutte le info e biglietti: bit.ly/Flower-Power_Dehon
Vi aspettiamo numerosissimi!
Presto anche tutte le notizie sulla stagione ottobre - dicembre 2020.
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Care Amiche e cari Amici,
settembre è arrivato e con lui la riapertura del vostro Teatro Dehon.
In questi ultimi mesi, le vostre e-mail e le vostre telefonate ci hanno fatto apprezzare pienamente l'affetto che provate - e proviamo - per questa forma d'arte.
Siamo quindi pronti a offrivi una doppia stagione:
- una in partenza da ottobre con termine a dicembre,
- una seconda che partirà a gennaio e terminerà a maggio.
Per la prima stagione la capienza della sala sarà ancora ridotta, pertanto sarà possibile acquistare solo biglietti. Si tratterà di una stagione-aperitivo, sempre di tutto rispetto, che vi stuzzicherà per la stagione 2021 con la vendita di abbonamenti.
È una novità, una modifica delle abitudini di tutti, lo sappiamo bene.
Ma sappiamo anche molto bene che possiamo contare su tutti voi.
Vi aspettiamo quindi per l'aperitivo!
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Il libro di "memorie costruttive" del nostro Presidente Guido Ferrarini continua a regalare emozioni ai suoi lettori.
Di seguito, un'appassionata recensione di "Io volevo fare l'attore".
Un libro, anzi un volume, che ho letto molto volentieri e con molto interesse. Perché dice la verità. Inoltre, cosa non trascurabile, è scritto in un italiano piacevole e scorrevole, non più d'uso, in questi tempi "bui". Contiene una vita teatrale lunga 57 anni (1963-2020).
Ci parla di teatro, per il quale si intuisce il profondo amore che lo pervade, ma anche della vita reale, nei suoi momenti storici, di cui quel periodo è colmo. La strage della stazione di Bologna, le Torri gemelle di New York, eventi terrificanti che il sensibilissimo pennino del teatro registra immediatamente, con tutte le conseguenze negative che ne derivano. È un percorso a stazioni, costituite dai più di 60 spettacoli che Ferrarini ha diretto e interpretato e, qualche volta, anche scritto. Ci sono molti testi scritti da Ferrarini o da suo figlio Piero, che gli è succeduto nella direzione artistica.
L'ambizione più grande, che traspare dalle pagine del libro, e in parte felicemente riuscita, è quella di essere un percorso formativo per chi si accinge alla lettura, soprattutto per i giovani.
Matteo Pirani
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